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mercoledì 24 febbraio 2016

SOPRA E SOTTO

Il commissario Gargiulo controlla svogliatamente alcuni documenti, quando sente bussare  alla porta.
L'appuntato Casabella, senza attendere alcun cenno, si affaccia nella stanza del commissario e gli annuncia che tale Salvatore Scorfano desidera parlargli.
"fatelo accomodare" ordina il commissario.
Salvatore Scorfano, con la dovuta reverenza, chiede permesso e si avvicina alla scrivania del commissario.
" sedetevi e ditemi, come avete detto di chiamarvi?
"Scorfano Salvatore fu Gennaro, signor Commissario"
"Professione?"
"veramente non professo niente, signor commissario, come posso dire... mi arrangio. Oggi riesco ad abbuscare la giornata in un modo, domani in un altro, e dopodomani magari rimango asciutto asciutto."
"ho capito. E a cosa devo la vostra visita?" 
"vedete commissario, come ogni mattina faccio la mia capatita  da Gennarino, il bar dietro al Carmine. Gennarino, il figlio del bottaio che sposò lucia detta la pazza per via di una sua zia che non ci stava tanto con la testa..
"Signor Scorfano" lo interruppe spazientito il commissario," della genealogia di Gennarino non me ne fotte niente. Cercate di essere breve"
"senz'altro, commissario. Beh, Gennarino nel suo bar ha messo un bel televisore, e lo tiene acceso a tutte le ore. E così, tra un caffè ed una chiacchiera capita di ascoltare qualche notizia interessante. Stamattina ho sentito una cosa che mi ha sconvolto, e mi è sembrata così incredibile che ho dovuto chiedere agli altri avventori del bar se avessi capito bene. Ed in effetti, signor commissario, avevo capito veramente bene."
"E cos'è che vi ha tanto sconvolto, signor Scorfano?"
"Ho sentito, commissario, e Dio mi è testimone, che ogni carcerato costa allo stato la bella somma di centocinquanta euro al giorno. Centocinquanta euro al giorno, una cosa incredibile."
" E cosa c'è di tanto incredibile. Un detenuto costa tanto, un vero peso per la collettività. Ad ogni modo, cosa c'azzecca questo con la vostra visita?"
"Oggi, signor commissario, è una di quelle giornate che non si abbusca niente. E così ho avuto il tempo di pensare, e pensa e ripensa non sono riuscito a capacitarmi. Vedete commissario, io ho moglie e tre figli, ed in qualche modo debbo portare il pane a casa. Uno si arrangia e tira a campare. Ma capita che per un periodo non si riesce ad arrangiare niente, ed allora uno che deve fare? Chiede aiuto alla famiglia ed agli amici. Ma un disgraziato, quasi sempre ha parenti ed amici più disgraziati di lui, e quindi non può sperare in nessun aiuto. Allora, preso dallo sconforto e dalla disperazione va a rubare"
"Ed io lo arresto" interviene il commissario "lo schiaffo dentro, così impara che non si ruba"
"E fate bene, commissario, fate il vostro dovere. Però vedete, un disgraziato, accecato dalla disperazione, gli cala lo scurdo davanti agli occhi, e non ragiona più. E così finisce carcerato, e lascia la famiglia nella totale disperazione. Che succede ai figli, senza più un tozzo di pane o un paio di scarpe?"
"Interviene lo stato, caro Scorfano, con i servizi sociali. I bambini vengono mandati in un istituto, lavati, nutriti ed istruiti."
"E questo, signor commissario, quanto costa? Ho sentito dire che un bambino affidato ad un istituto costa oltre 100 euro al giorno"
"di più Scorfano, di più"
"E allora commissario, io sono ignorante, ma ci sono conti molto elementari che non servono le scuole alte. Un carcerato costa 150 euro al giorno, più 100 euro al giorno per ogni figlio. Io ho tre figli, per cui se finissi carcerato costerei allo stato 450 euro al giorno"
"Scorfano, dove volete arrivare?"
"Volevo solo fare una proposta conveniente per tutti.  Se sono disperato vado a rubare"
"Ed io vi arresto"
"E voi mi arrestate. E così vi costerei 450 euro al giorno ed i miei figli, crescendo senza un padre, diventerebbero dei delinquenti. Se invece mi date 30 euro al giorno io non andrei a rubare, i miei figli resterebbero con la madre, e lo stato risparmierebbe 420 euro al giorno. Un vero affare, commissario. Ma io non voglio l'elemosina, sia chiaro. Se lo stato mi da 30 euro al giorno io lavoro per lui, così quei soldi sarebbero guadagnati. Farei qualunque lavoro, anche il più umile, purchè onesto."
"Sorfano, non so se mi state prendendo per il culo perché ciò la faccia da fesso. Dovrei sbattervi fuori a calci in culo, ma voi, in fondo, avete ragione. Il vostro discorso è logico, e non fa una piega. Ma il mondo, caro Scorfano, non è logico. Il mondo è così com'è, e c'è chi sta sopra e chi sta sotto. Adesso voi state sotto ed io sto sopra. Magari un giorno sarà il contrario. Ma nel frattempo, Scorfano, cercate di rigare dritto, altrimenti logico o meno, debbo sbattervi in galera."
"Ho capito, commissario. Chi domanda non fa errore, ed io ho domandato, semplicemente. Vuol dire che continuerò ad arrangiarmi senza illudermi che un giorno le cose cambieranno. Quando si nasce, commissario, il nostro destino è segnato. E se nasci sotto, sotto rimani."

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